Ultima puntata del mio racconto sul mini-corso che abbiamo fatto 10 giorni fa da Marisa (per le prime due puntate cliccate
qua e
qua).
Il terzo "esperimento" fatto quel giorno era il
bagno colore. La tecnica del bagno colore è un po' "di moda" ultimamente tra gli amanti del eco-printing, perché aggiunge - oltre alle impronte delle piante - anche un colore al tessuto, quasi una specie di sottofondo. Si può fare con diverse sostanze (naturali) per creare diversi colori. Marisa per noi aveva scelto il rosso carminio che si ottiene con il
bagno colore cocciniglia.
La cocciniglia è un insetto non molto amato (per non dire peggio:) dagli agricoltori/ortolani/giardinieri, perché un parassita abbastanza dannoso per le piante (leggete le info ad esempio
qui su Wikipedia).
In Messico però, e credo anche in altri paesi latino-americani, la
cocciniglia del carminio viene persino allevata, su grandi piante di cactus (fichi d'india). Perché questo insetto contiene un colorante naturale che viene usato nella tintura dei tessuti ma anche e forse soprattutto nell'industria alimentare (dove è noto come
E 120)
Nella foto qui sopra vedete una bustina di cocciniglie essiccate che Marisa ha ricevuto da un'amica argentina. Di solito, in commercio in Italia, si trova soltanto l'estratto alcolico di cocciniglia oppure la polvere di cocciniglia.
Bene. Noi abbiamo preparato il nostro "fagotto". Il mio era fatto con uno scampolo di cotone mordenzato sul quale ho poggiato 2 fiorellini e diverse foglie (quercia, vite, rovo, prugna e scotano) e anche un pezzo di radice di robbia.
Questa volta non ho aggiunto cotone-barriera. Ho semplicemente piegato a metà il tessuto, l'ho arrotolato intorno ad un legno e legato stretto stretto. Niente ferro questa volta nel "brodo di cottura", ma una manciatina di cocciniglie secche.
L'acqua nella pentola è diventata scura scura, quasi nera (purtroppo non ho fatto la foto). E anche quando, dopo un'ora di bollitura, abbiamo tirato fuori i nostri fagotti, l'acqua di risciacquo si è tinta di rosso carminio subito (vedi sopra).
Devo dire la verità, vedendo i fagotti così colorati ero un po' preoccupata. Temevo che anche dentro non si vedesse altro che il colore lasciato dalle cocciniglie. E invece....
.... solo i bordi e la parte della legatura, cioè quelle parti della stoffa a diretto contatto con l'acqua colorata, hanno preso il rosso carminio. Dentro invece la stoffa è rimasta quasi bianca e ci sono delle impronte belle e anche nitide.
Qui sopra il risultato sulla tela che avete visto nella foto pre-stampa. E di seguito il secondo tentativo (eh sì, questa volta non sono riuscita a fermarmi subito:)
Alla fine, dopo il risciacquo con acqua pulita, abbiamo messo i nostri teli appena tinti/stampati sullo stendino di Marisa:
E a casa, lavati con sapone di Marsiglia, asciugati e stirati, adesso si presentano così:
Non male direi, molto "di effetto" con questo rosso luminoso sui bordi.
Ma per essere sincera: Io preferisco le tele con i colori più "autunnali" che sono venuti fuori con la tecnica lino+ferro e lana+ferro.
Voi cosa dite?