venerdì 22 giugno 2018

Verde e blu

In questi giorni (che sono pieni di impegni vari tra orto, vigneto, casa, famiglia...) ho poco tempo per distrarmi. Ma ogni tanto un "giochino" me lo permetto. E così ho colorato un po' (pochino pochino) il mio mondo ^__^ .
Come da titolo ho scelto "verde e blu". Iniziamo con il verde, che è un colore onnipresente in natura, ma difficile da riprodurre ad esempio in ecoprint. Questa volta ci sono riuscita (e ne sono molto felice), con le foglie di ippocastano!!!!


Nelle foto sopra alcuni dettagli, e qui sotto la tela intera. Quasi quasi mi farò una camicetta... o forse meglio una gonna?? Vedremo :-)


E adesso il blu. Qualche sera fa ho fatto un nuovo tentativo (uno precedente era fallito miseramente) di "rigenerare" un vecchio tino di indaco. Evviva, ha funzionato! Ecco i risultati:

tela di jersey di cotone


vecchia blusa che prima era bianca (ormai un po' grigia), "rinfrescata" di blu

top auto-prodotto con cotone vintage, precedentemente eco-stampato

blusa auto-prodotta con cotone vintage, legature shibori+indaco

retro della blusa di sopra

tunica di cotone (comprata) che prima era bianca, legature shibori+indaco
E dopo tutto questo la "forza" del indaco diminuiva di nuovo, ma l'ho sfruttato fino alla fine (o quasi), tingendo ancora un top (auto-prodotto con cotone vintage e precedentemente eco-stampato)...


... e in fine anche parzialmente una maglietta bianca di cotone:





sabato 9 giugno 2018

Con il lino della nonna...

Avevo un vecchissimo pezzo di lino, di quelli tessuti ancora a mano su un antico telaio. E volevo trasformarlo in una casacca (di quelle "quadrate", come piacciono a me), naturalmente colorando il tessuto con il metodo ecoprinting...
Per non rovinare tutto... avevo deciso di iniziare con un campione, una striscia che poteva (se funzionava), servire per cucire le due maniche.


 Le foglie usate erano quasi tutte foglie autunnali (ormai secche) dell'anno scorso: vite, scotano, noce, ginkgo biloba, poi qualche pezzetto di scorza (secca) di melograno, un po' di corteccia di eucalipto, radice di robbia e - unico ingrediente fresco - alcune foglie di ippocastano. Il tutto arrotolato e bollito per un'ora abbondante.



 Ecco il risultato...

... abbastanza soddisfacente per poter procedere con il pezzo più grosso di lino, 
quello che doveva diventare la parte anteriore della futura casacca.
Nelle foto seguenti lo vedete già eco-stampato (pezzo intero e qualche dettaglio)




Qui di seguito la casacca ancora un po' "grezza", mancano alcune rifiniture piccole e soprattutto manca la paramontura intorno alla scollatura. Ma ero stanca quella sera, non avevo più la concentrazione necessaria per fare quel lavoro un pochino "certosino" (almeno per me - la paramontura mi sembra sempre la parte più difficile di tutto il cucito)




E poi, qualche giorno dopo... ecco finito tutto:





Sì, sono soddisfatta di questo lavoro. La paramontura è venuta bene, e i colori-ecoprint hanno retto benissimo anche ad un secondo giro in lavatrice. Adesso sono tranquilla.... ^__^