giovedì 21 novembre 2013

Yogurt + sale = "philadelphia" (o quasi)

A volte le ricette più semplici sono le più buone. Esempio: la ricetta per fare un formaggino spalmabile (simil-philadelphia) in casa. Me ne aveva parlato qualche settimana fa la mia amica Chiara (lei l'aveva letto in internet), ma confesso che ero mooolto scettica. Poi me ne ha portato una parte della sua prima produzione, ed ero...entusiasta! Adesso me lo preparo anch'io il mio "philadelphia homemade", ed è buonissimo!!!!

Gli ingredienti sono soltanto due: yogurt bianco naturale (meglio se bio) e sale fino. Io ho usato 250 gr di yogurt e 1 cucchiaino e mezzo di sale (anche 1 cucchiaino soltanto se non lo amate troppo salato!!!).


Procedimento: In una ciotola mischiate yogurt e sale e trasferite tutto in una seconda ciotola rivestita da un canovaccio pulito e non profumato (lavato senza ammorbidente!!!). Chiudete i lembi del canovaccio, legateli con uno spago e appendete questo fagotto sopra la ciotola in maniera che il siero possa colare. Inizierà subito perché il sale separa il siero dallo yogurt. (Io ho appeso il fagotto in un angolo del lavandino, ma potete anche metterlo in uno scolino con sotto un contenitore per raccogliere il siero.)


Lasciate gocciolare per circa 20 ore. Dopodiché strizzate bene il canovaccio per far uscire anche l'ultimo po' di siero e voilà: il formaggino spalmabile è pronto!!!



Se volete un formaggino più "molle" potete toglierlo già dopo 12 ore dal canovaccio, e naturalmente potete aggiungere anche degli "aromi speciali": dei pezzi di noci ad esempio, oppure un po' di cipolla tritata, di pepe, peperoncino, erbe fresche o secche.... dipende dalla vostra fantasia e dai vostri gusti.

Il lavoro per preparare questo formaggino è veramente minimo, il costo è basso e a differenza dei diversi "spalmabili" che troviamo oggi in commercio mangeremo qualcosa di cui conosciamo gli ingredienti!!!

P.S.: Fino adesso ho buttato il siero. Ma vorrei provare come fa Francesca del blog Voglioviverecosì . In realtà lei non fa il "philadelphia" con yogurt+sale ma la ricotta con latte+limone. Anche a lei però, alla fine del procedimento, avanza del siero. E invece di buttarlo lo usa per fare pane e dolci. Ecco la sua ricetta

venerdì 15 novembre 2013

Bargnolino - liquore di prugnolo selvatico

Il "bargnolino" è il tipico liquore della provincia di Piacenza. Si ottiene in modo naturale dall'infusione di alcool, bacche di prugnolo selvatico (il "bargnolo" appunto) e zucchero. Ha un sapore leggermente aspro-acidulo e viene ancora oggi autoprodotto in molte famiglie piacentine.
Anch'io, piacentina di adozione, lo preparo da anni. In ottobre vado a raccogliere i bargnoli che crescono nelle siepi selvatiche intorno al nostro paese.



Di ricette per preparare il bargnolino ce ne sono diverse. C'è chi fa l'infusione bargnoli+alcool per poi aggiungere uno sciroppo di acqua+zucchero. Io non amo molto il dolce e seguo un'altra "scuola".
Ecco la mia ricetta:
Metto 1 chilo di bargnoli (raccolti maturi, da noi in settembre/ottobre) in un vaso grosso e copro con 1 litro di alcool da liquori a 95°, aggiungendo 100 grammi di zucchero. Lascio esposto l'infuso alla luce del sole per circa 20 giorni, agitando il vaso almeno 2 o 3 volte a settimana.



Dopo 20 giorni aggiungo 1 litro di buon Gutturnio fermo (il Gutturnio è il tipico vino rosso Piacentino) e aspetto ancora 3 settimane, poi filtro e imbottiglio.
Il bargnolino è un ottimo digestivo. E se vi piace più dolce basta metterci più zucchero. Provateci!

lunedì 4 novembre 2013

Bottoni di legno ... all'opera

"Aspettiamo di vederli all'opera" ha scritto Francesca qualche giorno fa sotto il mio post sui bottoni di legno di robinia pseudoacacia. E aveva ragione, non faccio quasi mai vedere a che cosa mi servono tutti questi bottoni (oltre a barattarli in Zerorelativo e venderne qualcuno nel mio piccolo DaWanda-shop).
Ecco a voi qualche foto dei bottoni "all'opera" ... ^___^
vari scaldacollo con bottoni di legno di ulivo e di alloro

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cappa di lana a cui ho sostituito i bottoni di metallo con bottoni di legno di robinia

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legno di rosa, robinia, nocciolo e prugna per orecchini, spille, borse, festoni

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e ancora: ulivo, prugna e robinia per braccialetti, borsettine, spille, scaldapolsi...

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