Come annunciato nel post precedente continuo a raccontarvi dei miei primi passi nel grande mondo dell'eco-printing. Questa volta la mia "maestra" Marisa mi ha fatto vedere come si stampa su cotone e lino con fiori e foglie varie.
Io non avevo il coraggio di stampare subito su vestiti buoni o tessuti preziosi, e così ho usato 2 scampoli di cotone (pezzi di lenzuola) e su un vecchissimo canovaccio in lino (avrà quasi 100 anni e ... qualche buco:).
Come vedete qui sotto ci ho messo un allegro mix di foglie e fiori. Marisa mi ha lasciato fare, dandomi però qualche piccola indicazione sulle piante che di solito NON funzionano, cioè le foglie di vite e la lavanda. Io, testarda, le ho messe lo stesso :-)
Bene, questo metodo di fare eco-printing su cotone e lino è molto più complesso di quello su lana e seta
(quando per stampare con le foglie di eucalipto bastava una soluzione
di acqua-aceto). I tessuti di origine vegetale hanno bisogno di un'accurata "mordenzatura", cioè devono essere preparati in una soluzione di agenti che secondo la "ricetta" (personalizzata) dell'eco-printer può contenere bicarbonato, cremor tartaro, soda, latte di soia ecc.ecc. Noi abbiamo usato la ricetta di Marisa: acqua, allume di rocca e soda solvay.
Come l'altro giorno con la lana abbiamo preparato anche questa volta i nostri "salsicciotti" (arrotolando la stoffa con dentro foglie e fiori intorno ai legni), facendoli poi bollire per almeno un ora nella "brodaglia"....
Ehm, in realtà noi li abbiamo fatti bollire molto di più. Abbiamo dimenticato di spegnere la piastra sotto la pentola e siamo andate a mangiare il buon pranzo che ci aveva preparato il marito di Marisa.....Ma non è successo niente di grave!
Srotolando i "salsicciotti" ho poi scoperto il risultato del mio primo esperimento di eco-printing su cotone e lino. Molto bene sono venute le impronte delle foglie di scotano e anche quelle di quercia, discretamente bene quelle di melograno e di maracuja (passiflora), quasi per niente (purtroppo) quelle della vite. La bella ed inaspettata notizia: il mio fiore di lavanda (che avevo raccolto lo stesso mattino nel mio orto) ha funzionato!!!!!
Eh sì, devo imparare ancora molte cose!! Ma per fortuna ho una maestra paziente e anche molto serena. Guardate come è contenta nel controllare la stoffa appena eco-stampata che asciuga sullo stendino....
Sulla foto qui sopra si intravede (appeso alla tettoia) anche il vestito in cotone+lino che Marisa ha eco-stampato lo stesso giorno che io ho fatto i miei "esperimenti" solo parzialmente riusciti. E' bellissimo! Ma di questo vi racconterò la prossima volta....
P.S. (del giorno dopo):
Ieri sera mi è stato chiesto perché tutte le nostre stoffe sono virate sul giallo-marroncino dopo la bollitura. Risposta: perché era quello il colore che Marisa voleva ottenere come fondo per il suo vestito e anche per il paio di leggings di cotone che abbiamo buttato nella "brodaglia" insieme ai miei scampoli. Per ottenere ciò ha aggiunto una pianta (di cui non mi ricordo il nome - perdonami maestra!!:) al liquido. Per la prossima volta comunque abbiamo deciso di eco-stampare anche alcuni tessuti lasciando il fondo bianco. E' un'argomento veramente complesso, io sono ai primi passi....
viviamo in campagna, curiamo un'orto, un piccolo vigneto, alcuni animali da cortile, un cane, un gatto e - nonostante l'età - ancora tanti sogni. "adesso siamo very country people" diceva mio marito scherzosamente quando abbiamo iniziato questa esperienza contadina, dopo decenni di vita e lavoro nelle metropoli, in giro per il mondo. questo blog non vuole insegnare niente a nessuno, è semplicemente una sorta di diario, un promemoria per noi stessi e per chi ha voglia di leggerlo. benvenuti!
Helga sono bellissimi i tuoi fagotti,gia' dalla composizione iniziale!!preziose queste sindoni floreali ;)
RispondiEliminaQueste foto trasmettono :passione, magia, incanto, bellezza,.....divertimento....E' bello avere un vestito, un copritavolo,...un qualcosa con i fiori del proprio giardino o...
RispondiEliminaBuona giornata e buon week end
Ciao Manu' e Franca Rita:)
RispondiEliminaSì, è veramente divertente e magico. Devo imparare ancora molto però. Se vi interessa: ho appena aggiunto un piccolo Post Scriptum al post di sopra.
Buona giornata ad entrambe!!
grazie!buona giornata anche a te!
RispondiEliminala pianta pou' essere coreopsis tintorea?non so' come si scrive ;p
RispondiEliminaPotrebbe anche essere Manu'. Della coreopsis in ogni caso abbiamo messo i fiori dentro al fagotto (sono quelli gialli che vedi nella prima foto). Se poi l'abbiamo messa anche nel "brodo" non ricordo proprio. Marisa è partita per una mini-vacanza, quando torna ci dirà (e mi sgriderà perchè non ho preso gli appunti...:))
RispondiEliminaAHHHHH, cosa mi perdo!!!
RispondiEliminaAllora ti sei lanciata, bravissima!!
Mi piace mi piace mi piace, la materia prima non ti manca la fantasia e la pazienza nemmeno..facci sognare!!
^__^
Hihi Luisa, te l'ho detto che voglio impararlo:) E non è detto che te lo perdi. Se vuoi puoi passare un week end qui da me e fare un corso da Marisa. Per quello con l'eucalipto basterebbe persino un pomeriggio, e se proprio non riesci a vivere senza la metropoli fai in tempo per tornarci la sera... Una volta imparato puoi eucalipto-stampare anche a casa tua;)
RispondiEliminaUn'abbraccio (anche al maritino che sicuramente ti procurerà la materia prima per l'eco-printing!!!)