Ed eccoci qua con una nuova puntata della serie: lotta naturale agli afidi (ed altri parassiti delle piante).
Questa volta con l'aiuto della "forbicina", un animaletto che purtroppo dalla maggior parte della gente viene poco apprezzato, spesso inutilmente temuto e persino ammazzato.
Ma prima di raccontarvi cosa facciamo noi per "coccolarci" le nostre forbicine nell'orto/frutteto di seguito alcune informazioni biologiche (che mi ha dato "l'entomologo di famiglia" Renato) su questo insetto utilissimo:
La "forbicina" appartiene all'ordine dei
Dermaptera che comprende insetti di forma allungata col tegumento lucido e
cuoioso. L'apparato boccale è masticatore. La testa è sempre ben distinta dal
resto del corpo.
Questo ordine di insetti è rappresentato, in Europa, da una sola famiglia: Forficulidae, che comprende diversi generi
(Forficula, Anechura, Pseudochelidura ecc.) con molte specie, delle quali
Forficula auricularia è la più comune e la più conosciuta.
Le Forficule adulte sono onnivore e svolgono
attività predatrice a spese di uova e larve di altri insetti, Afidi, Cydia
pomonella, Lobesia botrana e anche coleotteri quali le
Silfe. Saltuariamente possono danneggiare anche frutti o
germogli (solo su pesco e albicocca).
La Forficula non ama la luce e preferisce ambienti
ad alta umidità e ben ombreggiati. All'inizio dell'autunno si formano delle
coppie che si ritirano in nidi individuali rimanendo fedeli fino a tutto
febbraio. La femmina aiutata dal compagno scava nel terreno, umido ma ben
drenato, a pochi centimetri di profondità un nido entro il quale depone fino ad
ottanta uova che poi accudisce con assiduità, rigirandole e leccandole
frequentemente, divorando quelle andate a male.
Essa vigila costantemente la sua covata,
allontanandone gli eventuali intrusi e persino il suo compagno, spostando le
uova in un nuovo nido in caso di pericolo e qualora questo sia invaso da muffe o
sia troppo umido.
Le neanidi nascono già in pieno inverno e fino al
completamento della prima età restano raggruppate e la madre le accudisce,
probabilmente le nutre con umori rigurgitati dalla bocca. Con la morte della
madre la figliata ne divora il corpo e in seguito i componenti si disperdono
nell'ambiente e condurranno vita autonoma.
Lo sviluppo preimmaginale attraversa 4 stadi (mute)
giovanili e i nuovi adulti compariranno in tarda primavera-inizio
estate.
Essendo quindi anche la "forbicina" (come la coccinella) un'assidua nemica degli afidi cerchiamo di convincerla a vivere direttamente nei nostri meli e peri. Per questo costruiamo quello che chiamo la "casa della forbicina", un piccolo vaso da fiori in terracotta, pieno di erba secca (oppure di fieno o di lana di legno), che appendiamo direttamente sull'albero.
Nella foto di sopra vedete tutto quello che serve: il vaso, l'erba secca, circa 50 cm di fil di ferro robusto (zincato) e un cavicchio conico.
Si riempie il vaso di erba secca, si gira il fil di ferro 3 o 4 volte intorno al cavicchio (in maniera di creare una spirale) e si passa la fine dritta attraverso l'erba nel buco del vaso (così la spirale fissa l'erba nel contenitore).
La parte libera del fil di ferro viene piegata per formare un bel gancio grosso e la casa della forbicina è pronta per essere appesa sull'albero. Presto si riempierà di forbicine che ci aiutano nella lotta biologica contro gli afidi ecc.
Il bello di questo sistema: Quando l'albero sta meglio possiamo prendere tutta la "casa" e traslocarla, appendendola semplicemente sul ramo dell'albero vicino. I suoi abitanti non ne soffrono e continuano il loro lavoro utile...
Soluzione veramente interessante
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