domenica 26 aprile 2015

Legno di melo




L'altro giorno ho fatto un giro in cascina per vedere i miei "tesori", cioè: i legni di potatura varia che sono appesi lì da circa due anni. Ho deciso che era ora per la lavorazione di un bel ramo di melo....

Sono molto soddisfatta della stagionatura e dell'aspetto di questo legno (soprattutto dopo averlo trattato con abbondante olio di lino). E non è soltanto bello da vedere, è anche bello da toccare. Dopo la levigatura il legno di melo è diventato molto liscio, sembra quasi "morbido", vellutato al tatto. Adesso devo solo decidere in cosa trasformarlo - in bottoni, ciondoli, orecchini, portachiavi o qualcosa del genere. I fori (forse 2, forse 4, forse solo 1) li farò soltanto quando avrò le idee più chiare (oppure gli "ordini" precisi...)


sabato 25 aprile 2015

25 aprile - Festa della Liberazione



70 anni fa: 
I partigiani entrano in paese, 
salutati e festeggiati
dalla popolazione. 

E con questa bella foto 
(una delle tante dell'archivio fotografico 
della nostra associazione culturale "Pe 'd fèr") 
auguro a tutti voi
Buon 25 aprile
Buona Festa della Liberazione !!!

mercoledì 22 aprile 2015

Il nostro orto tintorio


Le persone "normali" piantano e seminano nell'orto delle cose "buone" e mangiabili,
verdure e cereali, frutta, legumi, erbe aromatiche...
Io invece (con la complicità di Marisa, la mia amica eco-printer) ho dedicato una parte della nostra terra fertile (anche) alle piante tintorie.



Quelle che vedete nelle due foto qui sopra sono delle piantine di "Isatis tinctoria", meglio conosciute con il nome "guado".
Il guado è una pianta tintoria di origine asiatica, ma già fin dal neolitico è stata introdotta nell'area europea. Veniva anche chiamata "l'oro blu" perché con i pigmenti estratti dalle sue foglie si ricava un colore molto intenso e anche molto stabile.
Per saperne di più vi consiglio di leggere la pagina dedicata al guado in Giardinaggioweb oppure in Okinawa, sito dal quale ho anche preso "in prestito" il seguente foto-collage:

Fonte di questo foto-collage:Okinawa.it

Bellissimo colore, vero?!

Tornando al "nostro" guado: Marisa l'anno scorso ne aveva portato una piccola piantina e anche qualche seme. In autunno abbiamo messo tutto a dimora e ... voila: la piantina ha fatto lo stelo centrale e ci procurerà dei semi per gli anni a venire. Le foglie delle piantine giovani invece (quelle del primo anno) ci serviranno presto per estrarre "l'oro blu".

Ma non è  finita qui! Anche un pezzetto di radice (portato sempre dall'instancabile Marisa:) ci ha fatto una bellissima sorpresa: Qualche giorno fa è nata una piantina...


E' la "robbia", una pianta che sin dall'antichità ha costituito la principale fonte di colorazione rossa, per le fibre tessili, le pelli e le pitture murali. Anche per questa interessantissima pianta vi rimando al sito di Giardinaggioweb dove troverete molte notizie sul tema.


Bene, tra un po' dovremo iniziare con l'estrazione dei pigmenti. Sono curiosa, un pochino preoccupata ma - in fondo anche molto fiduciosa. Perché conoscendo Marisa, lei si è sicuramente iper-documentata sulla tintura con guado e robbia e sarà un'ottima "maestra" anche in questa nuova avventura....

Vi terrò informati sui risultati;) Ciao!!!

lunedì 20 aprile 2015

Il batarö - una tradizionale merenda Piacentina

Il batarö è il tipico e tradizionale pane "battuto" del Piacentino, molto amato anche nel mio paesino sulle colline.
Per farvi capire come e di cosa è fatto il batarö vi rimando subito alla pagina di Cookaround dove Fabrizio Ligis spiega molto bene ingredienti a procedimento.


Ieri mattina comunque siamo stati di nuovo (con la nostra piccola associazione culturale "Pe 'd fèr") ospiti alla Cantina di Vicobarone dove questa volta oltre agli ottimi vini della Cantina era protagonista proprio lui: il batarö.
E come vedete in queste foto c'era un vero forno a legna "mobile" (in muratura e pietre, ma montato su un carretto - geniale!!!), portato dalla Pro Loco di un paese vicino.

Sono stati preparati quasi 400 batarö, e i clienti dalla Cantina li hanno gustati caldi, farciti di coppa, di pancetta oppure di gorgonzola. Deliziosi!!!


Il pomeriggio (per smaltire un po' di calorie :-) con alcuni amici abbiamo fatto una lunga passeggiata. Durante la notte aveva piovuto parecchio, la terra nei vigneti era fangosa e così siamo rimasti su una stradina asfaltata. La nostra meta: Rovescala, il nostro paese-vicino. Rovescala (nel Oltrepo' Pavese) dista solo 3 chilometri da Vicobarone, ma per noi è già "oltre confine". Noi siamo in Emilia, Rovescala in Lombardia....


giovedì 2 aprile 2015

Buona Pasqua (con Filippo:)

Anche quest'anno siamo felici del ritorno di Filippo, il nostro ramarro di famiglia :-)
La foto è stata fatta stamattina. Lui sta sul solito muretto a secco nel giardino e prende il sole. Come vedete è ancora un po' pallido. Ha appena cambiato pelle, sulla testa si notano ancora i rimasuglio della vecchia.
Buona Pasqua a tutti!!!