Con questo post vorrei inaugurare una piccola rubrica, l'argomento:
Giochi e giocattoli di una volta.
Perché questo? Facile, perché in un paesino contadino come il nostro gli anziani ricordano e raccontano volentieri le usanze della loro infanzia e gioventù. E a me piace molto scoprire e - se possibile - anche tramandare queste radici culturali contadine.
Ecco la prima puntata: Il carro armato.
Ricordo di Renato:
"Lo costruiva per me mio padre, oltre sessant'anni fa nelle giornate invernali usando il rocchetto di legno del refe, un monofilo molto resistente che si usava per lavori di rammendo. Serviva, oltre al rocchetto (a cui faceva i "denti" con il coltello), un pezzetto di candela , un chiodino "da zoccolo" , un pezzetto di legno tondo di 5 o 6 cm (un rametto) e un elastico ricavato da una vecchia camera d'aria di bicicletta. Con questo poverissimo materiale di recupero mi faceva un giocattolo che poteva, con un po di pazienza e di pratica, arrampicarsi anche su pendii aspri e superare ostacoli a volte impervi. Passavo cosi, parte delle mie giornate invernali costretto in casa dal maltempo o dai malanni stagionali."