Come annunciato nel post precedente: la nostra piccola associazione era stata invitata a partecipare a
Floravilla, mostra mercato di fiori e piante da giardino che si è svolto lo scorso week end a Castel San Giovanni.
Erano due giorni molto intensi (e anche un pochino faticosi) per noi. Ma valeva veramente la pena. La location (Villa Braghieri) era bellissima, idem il tempo. Gli organizzatori dell'evento erano bravissimi e molto gentili. E gli espositori (che in parte sono venuti da lontano, da Genova, da Torino, dalla Toscana...) erano veramente di alto livello.
Nei loro stand grandi e molto professionali c'era un po' di tutto per gli amanti del verde, del giardinaggio, della natura: fiori e piante, frutta fresca e frutta trasformata, arredamento ed attrezzi da giardino, balcone e terrazzo, animali da cortile (soprattutto razze rare) e molto molto altro ancora.
Il gazebo del "Pe 'd fèr" era più semplice. Ma i nostri visitatori erano numerosi lo stesso in questi due giorni.
Abbiamo portato a
Floravilla le nostre pubblicazioni sulle tradizioni locali e anche
alcuni manufatti in tema "Flora": tessuti e filati tinti con piante e
fiori, oggetti in legno, acquerelli fatti con colori a base di cavolo rosso.
E poi c'erano i nostri bravissimi soci Marisa e Renato che con le loro dimostrazioni "in diretta" incuriosivano molti visitatori.
Marisa creava (con una tecnica giapponese chiamata
Hapa Zome ) bellissimi quadri di tessuto con l'aiuto di un semplice sasso e tanti fiori e foglie.
Renato invece, "armato" di coltello e forbice da potatura, faceva vedere ai passanti come autoprodurre piccoli cestini e panieri con i salici (quelli che i contadini una volta usavano nel vigneto per legare le viti).
Renato si lamentava perché le sue "creazioni" spesso venivano un po' storte (a causa dei salici troppo vecchi e troppo grossi che aveva a disposizione). Ma le signore, che a fine dimostrazione si portavano a casa ben otto dei cestini "handmade by Renato", erano molto contente lo stesso. Anzi, consolavano Renato dicendo che il fatto di ricevere un cestino non troppo perfetto gli dava il suo valore vero...
Nel handmade, si sa, l'imperfezione non è un difetto... ma è un pregio!
Tradotto per i cestini di Renato significa: "più è storto... più è bello"
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