Il "bargnolino" è il tipico liquore della provincia di Piacenza. Si ottiene in modo naturale dall'infusione di alcool, bacche di prugnolo selvatico (il "bargnolo" appunto) e zucchero. Ha un sapore leggermente aspro-acidulo e viene ancora oggi autoprodotto in molte famiglie piacentine.
Anch'io, piacentina di adozione, lo preparo da anni. In ottobre vado a raccogliere i bargnoli che crescono nelle siepi selvatiche intorno al nostro paese.
Di ricette per preparare il bargnolino ce ne sono diverse. C'è chi fa l'infusione bargnoli+alcool per poi aggiungere uno sciroppo di acqua+zucchero. Io non amo molto il dolce e seguo un'altra "scuola".
Ecco la mia ricetta:
Metto 1 chilo di bargnoli (raccolti maturi, da noi in settembre/ottobre) in un vaso grosso e copro con 1 litro di alcool da liquori a 95°, aggiungendo 100 grammi di zucchero. Lascio esposto l'infuso alla luce del sole per circa 20 giorni, agitando il vaso almeno 2 o 3 volte a settimana.
Dopo 20 giorni aggiungo 1 litro di buon Gutturnio fermo (il
Gutturnio è il tipico vino rosso Piacentino) e aspetto ancora 3
settimane, poi filtro e imbottiglio.
Il bargnolino è un ottimo digestivo. E se vi piace più dolce basta metterci più zucchero. Provateci!
viviamo in campagna, curiamo un'orto, un piccolo vigneto, alcuni animali da cortile, un cane, un gatto e - nonostante l'età - ancora tanti sogni. "adesso siamo very country people" diceva mio marito scherzosamente quando abbiamo iniziato questa esperienza contadina, dopo decenni di vita e lavoro nelle metropoli, in giro per il mondo. questo blog non vuole insegnare niente a nessuno, è semplicemente una sorta di diario, un promemoria per noi stessi e per chi ha voglia di leggerlo. benvenuti!
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Mai viste queste bacche dalle mie parti, se esistono sono veramente rare e salvaguardate quindi niente bargnolino per noi, solo grappa con l'erba ruta per digerire. Ciao, buon fine settimana.
RispondiEliminaLa grappa con la ruta è una delle passioni di mio marito:))
RispondiEliminaCinciarella, non posso credere però che dalle tue parti non ci sia anche il prugnolo selvatico. Cresce pure in Germania dove fa molto più freddo. Sono arbusti che possono arrivare anche fino a 4 metri di altezza, crescono nelle siepi, hanno delle spine lunghe e fanno dei piccoli fiori bianchi. Secondo me, se chiedi agli anziani della tua zona, li conoscono;) Ciao, buon fine settimana anche a te!
ciao helga, sarà squisito..ma non saprei dove trovare il prugnolo:(
RispondiEliminafelice giornata
Non le conosco e mai viste queste bacche, noi facciamo il mirto con la "mortella" il nocino con i malli di noce e il limoncello Quanto mi piace vedere quei barattoli lasciati a macerare!!!..a volte però devono essere tenuti al riparo della luce....Chiederò a mio marito se magari le conosce lui.... Buon fine settimana
RispondiEliminaForse al sud, cioè da Katia e Franca Rita veramente non cresce il prugnolo selvatico, almeno non vicino al mare dove abitate voi. Ma forse lo trovate facendo una bella gita in collina/montagna....:)
RispondiEliminaCiao, felice fine settimana!!!!
Forse queste bacche ci sono anche da me, mi guarderò intorno.
RispondiEliminaCiao
Si Paola, nel Bresciano dovrebbero esserci, in fondo siamo quasi vicine;) Ciao!!!
RispondiEliminaAnche al sud si trova, anche se come spesso capita i nomi cambiano. In Puglia si trova lungo i muretti a secco dell'entroterra.
RispondiEliminaIo lo faccio da anni, anche se non ci metto il vino - quest'anno ci provo - ma aggiungo nell'infusione cannella e anice stellata.
Bene, sono contenta che anche in Puglia si trova e che avete una ricetta diversa:) L'anice stellata non mi piace (gusto personale mio!), ma con la cannella ci proverò l'anno prossimo, almeno con una parte dei miei "bargnolini", mi sembra un'ottima idea. Grazie dell'idea, ciao!!
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