Quasi tutti conoscono il detto "andare in brodo di giuggiole" (cioè: essere veramente felici, essere al settimo cielo), ma pochi conoscono le giuggiole stesse. Perché è un frutto quasi scomparso dal mercato ormai (come anche le nespole comuni o i sorbi).
Noi abbiamo due piccoli alberi di giuggiole nel frutteto/vigneto, e ieri abbiamo fatto il nostro (magro) raccolto:
Come potete immaginare le nostre giuggiole non bastano per fare il famoso "brodo" (che non è altro che un liquore molto dolce a base di giuggiole, zucchero e vino bianco) e neanche per la marmellata o lo sciroppo. Noi le mangiamo così come sono, e sono buone. Appena raccolte il loro sapore assomiglia un pochino a quello delle mele. Lasciandole maturare di più la pelle delle giuggiole diventa tutta grinzosa e il sapore (diventando più dolce) è simile a quello dei datteri.
Se volete sapere di più su questo antico frutto vi consiglio la pagina di Wikipedia Giuggiole.
viviamo in campagna, curiamo un'orto, un piccolo vigneto, alcuni animali da cortile, un cane, un gatto e - nonostante l'età - ancora tanti sogni. "adesso siamo very country people" diceva mio marito scherzosamente quando abbiamo iniziato questa esperienza contadina, dopo decenni di vita e lavoro nelle metropoli, in giro per il mondo. questo blog non vuole insegnare niente a nessuno, è semplicemente una sorta di diario, un promemoria per noi stessi e per chi ha voglia di leggerlo. benvenuti!
Ciaoooo Helga! D'un tratto hai messo tantissimi post! brava! Giusto ieri sera mi hanno regalato un bel sacchettino di giuggiole...sono perplessa non avendole mai mangiate, ma visto il tuo post entusiasta penso che le assaggerò!
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