venerdì 19 dicembre 2014

Vecchi sacchi di canapa - terza borsa... la mia!



Nei mesi passati ho già creato due borse con dei vecchi sacchi di canapa - si vedono in questo e in questo post. Entrambe hanno trovato una nuova proprietaria, e ne sono molto contenta. Questa volta però ho fatto una borsa tutta per me :)
L'ho cucita con un'altro di quei sacchi che ho trovato sul solaio dei miei. Lui è timbrato 1957, i primi due erano persino del 1954.


La parte ricamata, che sembra un gobelin, era l'inserto di un grande cuscino da divano che tantissimi anni fa aveva fatto a mano mia nonna.


Il cuscino stesso (che fa parte dei miei ricordi d'infanzia) era fatto di un bellissimo e lucido velluto color marrone, che però si era completamente strappato (sembrava quasi "sciolto") qualche anno fa. L'inserto invece era bello robusto, tutto ricamato con grossi fili di lana. L'ho scucito dal resto del cuscino e sono riuscita a salvarlo. Adesso sono felice che, con questa borsa, ha trovato una nuova funzione, una nuova vita. E sono sicura, ne sarebbe molto felice anche mia nonna....


martedì 16 dicembre 2014

Frutti antichi: la pera volpina


Qualche anno fa mio marito ha piantato, in mezzo al vigneto, un alberello di pere antiche che in dialetto locale si chiamano "peer-büs". Come vedete nella foto qui accanto: E' un tipo di pera piccola e quasi rotonda, molto dura e anche molto asprigna. Non si trova in commercio, forse perché è commestibile soltanto se cotta.
Mio marito mi raccontava sempre che da ragazzo ha mangiato queste perette a casa di sua nonna, e che erano deliziose. Ma purtroppo non si ricordava come erano preparate...
Qualche giorno fa, dopo una piccola ricerca in internet, ho scoperto che la "peer-büs" in italiano si chiama "pera volpina", uno dei frutti antichi e dimenticati delle nostre campagne. E per la grande gioia di mio marito ho trovato anche delle belle ricette per prepararne un dessert veramente molto molto buono. Ecco i link: pere volpine in vino rosso sul sito "Con i piedi per terra" e anche un'altra, molto simile, su Cookaround
 
Buon appetito!!! ^___^

giovedì 4 dicembre 2014

Aglio marinato




Lo so che siamo già in dicembre, e so anche che la raccolta dell'aglio e la sua conservazione (sott'olio e/o sotto aceto) si fanno nei mesi luglio/agosto/settembre.
Il motivo perché solo oggi scrivo un post con il titolo "aglio marinato" è semplice: E' il primo anno che faccio questo tipo di conserva. E vorrei immortalare, soprattutto per me stessa, la "mia" ricetta di aglio marinato (così l'anno prossimo saprò come fare:) .



In settembre ho fatto alcune prove con diverse ricette trovate in rete. Credetemi, ce ne sono veramente tante!!!
Io ne avevo scelte tre, e assaggiando adesso i risultati (perché devono maturare per almeno un mese prima di essere consumati) ho deciso che la "mia" ricetta di aglio marinato da ora in poi sarà più o meno così:

Per 4 teste di aglio fresco servono:
- 350 ml di vino bianco secco
- 350 ml di aceto di vino bianco (per il vasetto della foto qui sopra ho usato aceto di vino rosso però:)
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 10 grani di pepe nero
- 1 foglia di alloro
- 3 bacche di ginepro
- una manciata di timo secco (oppure rosmarino o maggiorana, secondo i gusti e la disponibilità)

Procedimento:
Togliete la buccia agli spicchi d'aglio. In un tegame portate a bollore tutti gli altri ingredienti, aggiungete l'aglio e lasciate bollire per circa 1 minuto (non di più se volete che gli spicchi restino belli croccanti!). Adesso ponete gli spicchi d'aglio (e anche le spezie) in 3 o 4 vasetti sterilizzati e riempite con il mix di vino+aceto ancora bello caldo. Tappate i vasetti e capovolgeteli per qualche minuto. Si sterilizzano così anche i tappi e raffreddando si creerà il sottovuoto.
Importante: Dimenticate i vasetti per almeno un mese ^__^ prima di consumare questo delizioso aglio marinato.



P.S.: Non stupitevi che gli spicchi nel mio vasetto hanno delle macchie rosse. Come ho scritto anche sopra: invece di usare aceto bianco ho usato aceto rosso questa volta (lo facciamo in casa con il nostro vino) e la colorazione dell'aglio, almeno nei punti dove lo spicchio è stato "ferito" dalla lame del coltello, è dovuta al colore dell'aceto. Non pregiudica minimamente la qualità o la durata della conserva, è soltanto una questione estetica....