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martedì 26 marzo 2019

Wabi-Sabi, oppure: la mia nuova tenda in bagno


Lo scorso week end ho partecipato a un workshop di Indaco+Shibori+Ecoprint nel atelier di Laura dell'Erba (una delle migliori ecoprinters in Italia).

Il primo giorno abbiamo avviato un tino di indaco naturale (vedi foto sopra). E mentre lui "maturava" abbiamo fatto alcune stampe botaniche con eucalipto ecc. su scampoli di seta e lana.





Ognuna di noi preparava 12 quadretti 30x30 in vari tessuti (seta, lana, cotone, lino). Alcuni venivano eco-stampati, altri "shiborati" e poi tinti nel nostro indaco, altri ancora sottoposti al doppio trattamento. 


Il pomeriggio del secondo giorno abbiamo passato a cucire, cioè ad assemblare i nostri "pezzi", trasformandoli in una stola, una borsa oppure in una tenda; in ogni caso in un vero "Wabi-Sabi" (termine giapponese che designa una bellezza imperfetta, frutto di una creatività intuitiva spontanea).

In tutto eravamo 11 allieve, venute da tutta l'Italia e una persino dalla Slovenia. E nonostante il lavoro veramente intenso ci siamo divertite moltissimo :-)

 

E questo è il mio Wabi-Sabi: la nuova tenda per il bagno.

Sono molto, ma proprio molto soddisfatta ^__^

domenica 24 febbraio 2019

Legno legno legno ...

E' più di un mese che non scrivo sul blog. Sono pigra, e poi... confesso: fare un post su Facebook è molto più veloce. Metti una foto, scrivi due cosette (o anche niente) è il gioco è fatto. Ma un blog è un'altra cosa, e oggi voglio almeno mettere una "carrellata" di foto dei miei lavori in legno di queste settimane.

Inizio con alcune richieste da parte di amici e amiche. Per esempio le "bobine" per un'amica ricamatrice:

Oppure i portachiavi per il Bed+Breakfast di Laura:

Quello a forma di cuore è per la camera rosa (cuore=romantico=rosa), quello a forma di foglia per la camera verde (foglia=natura=verde) e quello a forma di goccia per la camera blu (goccia=acqua=blu). Logico, no !?!? :-)

Come sempre ho fatto una lunga serie di bottoni di vari legni, forme e misure (di seguito solo alcuni esempi):





Due sono anche venuti a forma di farfalla (forse perché ho voglia di primavera)...


... altre a forma di foglia:



E infine qualche esempio di eco-gioiello verycountry: legno e piccole pietre dure (vintage, trovate in un mercatino del usato vicino a casa):



lunedì 3 dicembre 2018

Lana cotta - mon amour

 

Due anni fa ho comprato - in un negozio di scampoli - qualche metro di tessuto di "lana cotta". Costava veramente poco, e ogni tanto lo usavo per fare piccoli/grandi lavori con la tecnica del Ecoprinting.
 

Per capire... cliccate ad esempio QUA oppure QUA. Gli ultimi nati di questa serie sono degli scaldacollo. Eccoli:






Purtroppo ho quasi esaurito le scorte (di lana cotta, intendo). E non la trovo più in commercio, almeno non a prezzi "ragionevoli". Peccato, perché la lana cotta prende le tinture naturali veramente bene....

domenica 25 novembre 2018

Le fibbie di ulivo... e i loro "interni" :-)


Vi presento le ultime nate delle serie "fibbie in legno". Nella foto qui sopra le vedete già levigate e oliate, e anche i loro "interni" (cioè quelle parti di legno che dovevo togliere, piano piano con un seghetto a mano) sono stati "salvati" e trasformati in bottoni un po' cicciotti. Fino a stamattina il tutto era ancora in stato abbastanza grezzo:


Ma con un po' di pazienza, una buona carta vetrata e molto "olio di gomito" il legno d'ulivo si è trasformato. E vi confesso, sono proprio soddisfatta del risultato! :-)




sabato 27 ottobre 2018

WIRE - un libro pieno di ispirazione



Tornando ai lavori con fil di ferro... Al workshop di fine settembre il maestro GiPi aveva portato un libro fotografico inglese che mi era piaciuto tanto. Così l'ho cercato e trovato(!) in rete. Era disponibile in un online shop di libri usati e naturalmente l'ho preso subito. E' arrivato qualche giorno fa, continuo a sfogliarlo e ammirare le creazioni...

Ecco alcune pagine:






Mi ci vorrà ancora molto allenamento e molta pratica (magari anche qualche altro corso con GiPi) prima di poter fare delle cose così belle. Intanto vado avanti sulla mia strada, piano piano, imparerò...



Ho creato una specie di appendi-chiavi che io però vorrei usare per appendere le mie collane e i ciondoli


E poi ho fatto anche un cestino rettangolare. Mi aiuterà a mettere un po' di ordine su uno scaffale in bagno



martedì 23 ottobre 2018

Bello per errore...


Qualche giorno fa ho fatto un esperimento di tintura naturale e il risultato mi piace proprio tanto! Anche se ho fatto degli errori grandi grandi.
Ma con ordine, cosa è successo?
Avevo un vestito estivo di cotone (era bianco!) che volevo colorare un po'. Allora l'ho tinto di rosso in un bagno colore con radici di robbia (che crescono nel mio giardino). Il risultato era carino ma anche un pochino "noioso", tutto rosso, non ero ancora contenta...
Allora ho deciso di fare una seconda tintura, questa volta con le bucce di melograno che di solito tingono di giallo. Fra una tintura e l'altra ho fatto dei nodi un po' "selvatici" (nel senso: grossolani, senza sistema e progetto preciso) nel vestito. Così ho creato una specie di "riserva" dove il colore del melograno non poteva arrivare. E dopo un'oretta di cottura... ecco il risultato:

Sembrano tante esplosioni, vero?! Mi piace, ma non è assolutamente quello che mi aspettavo. Pensavo di creare un arancione scuro scuro dove melograno e robbia si uniscono. Invece... il melograno ha neutralizzato il rosso della robbia dove il tessuto era libro nel secondo bagno colore. Solo al interno dei nodi il rosso è "sopravvissuto". Ho chiesto spiegazioni alle amiche in un gruppo in Facebook, un gruppo dedicato proprio alle tinture naturali. Ecco cosa mi ha spiegato Alice (che studia chimica alla facoltà di farmacia):

"Il melograno contiene oltre ai pigmenti colorati dei tannini e dei componenti molto acidi (....). La Robbia invece fa da base, ha una componente differente che reagisce in dissolvenza con gli acidi, infatti non va in accordo ne con aceto ne con limone o con pH molto elevati... Quindi, le due sostanze assieme reagiscono e quella più acida dissolve la basica. Il risultato è che dove hai fatto i nodi il melograno non è penetrato del tutto e la reazione non è avvenuta completamente, mentre dove il tessuto era libero il melograno ha mangiato la Robbia dando quel colore che vedi."


Interessante, vero?! Poi alla mia domanda di spiegarmi anche quei "bordi" scuri tra robbia e melograno Alice mi ha risposto questo:

"Il pigmento credo si sia depositato li, all'altezza del nodo... E essendosi arrestata la reazione li si sono ossidati i pigmenti dell'uno e dell'altro... Credo..."

In ogni caso: il mio vestito ex-bianco adesso ha dei colori interessanti. E' diventato sicuramente un pezzo unico ... anche se per errore :-)


giovedì 18 ottobre 2018

Allenamento in ferro (...fil di...)


Dopo il workshop a fine settembre con GiPi dei Malvisi ho preso gusto alla cesteria con il fil di ferro. E trovato finalmente la "materia prima" (leggi: il filo giusto) da un grande ferramenta a Piacenza mi sono messa ad allenarmi un pochino a casa. Mio marito mi ha anche fatto una dima in legno per poter fare dei cerchi in varie misure:




Il primo tentativo "autogestito" (cioè senza il maestro) era un cestino per le piante grasse:


Poi un cosiddetto "cestino universale" (titolo del tutorial che ho trovato in rete) che in realtà è diventato una specie di museruola, ahahah


E ieri è nato un piccolo espositore per orecchini. Non è perfetto ma mi sarà molto utile nei prossimi mercatini.





Mi piace molto creare con il fil di ferro, ho già altre idee, anche un po' complicate. Ma prima di affrontarle devo fare "allenamento semplice".... :-)