venerdì 16 marzo 2018

Di salvataggi, legni e buona letteratura

E' un po' di tempo che non mi faccio viva su questo blog. 
Eppure non sono stata pigra in queste ultime settimane. Anzi. 
Cercherò di fare un breve riassunto delle mie attività (creative)

Quando una tintura o un ecoprint non mi piacciono, di solito sono un po' delusa, sì. Ma non mi perdo d'animo. Spesso metto da parte il pezzo e aspetto. Aspetto un'ispirazione, aspetto il momento giusto, aspetto la voglia di riprovarci. Bene, questa volta era arrivato il momento giusto per una maglietta in lana+seta che avevo tinto/stampato qualche mese fa con foglie di vario tipo di eucalipto, radici di robbia e foglioline varie (che non ricordo nemmeno più cosa erano). Il risultato, questo lo ricordo bene, era veramente brutto :( Qualche giorno fa mi sono decisa e ho tentato uno dei miei famosi "salvataggi". Avevo tanti avanzi di vecchio bagno colore (reseda, bidens, melograno), fondi di caffè e di tè e anche un po' di "brodo" di cavolo rosso. Bene, ho mischiato tutto e ho tinto in questa sorta di "minestrone" la maglietta. Il risultato è questo marrone/viola che vedete nelle foto ... 
inaspettato ma soddisfacente (sicuramente meglio di prima :-)


Insieme ad una gonna in vecchio lino "della nonna" che ho eco-stampato l'anno scorso 
sarà un bel outfit primavera 2018.


E già che ero in vena ho tinto con le ultime gocce del brodo di cavolo rosso anche qualche scampolo della carta lavabile. E' venuto fuori un bel rosso bordeaux. E con un po' di spago di canapa e qualche perlina di recupero gli avanzini di carta lavabile sono diventati 3 allegri segnalibri.

 

Non proprio un salvataggio, ma comunque un "aggiustamento" è quello della mia giacca in nunofeltro che ho  fatto l'anno scorso durante il workshop con Natali in Umbria.

 Mancava ancora la chiusura, e così mi sono finalmente decisa di mettere dei bottoni 
(naturalmente in legno e handmade). 3 bottoni, in 3 forme diverse.


Il legno non manca mai quando mi dedico alle mie passioni. 
E così ho fatto un po' di foglie e bottoni nuovi...



 ... di cui alcuni sono già stati inviati ad un'amica/cliente che crea vestiti ed accessori in tessuto e lana.


E last but not least la buona letteratura! Il Premio Nobel per la letteratura 2017 è stato dato allo scrittore Kazuo Ishiguro (giapponese di nascita, britannico di fatto). Confesso che non lo conoscevo... Ma insieme al mio Gruppo di lettura abbiamo letto in febbraio "Quel che resta del giorno" (bello!). 
E adesso anche "Non lasciarmi", un romanzo distopico, duro, angosciante a momenti, 
ma anche molto dolce e molto molto bello.

Non vi racconto di cosa parla il libro, per non fare spoiler. 
Dico solo questo: Grande Ishiguro! 
Voglio leggere anche gli altri libri di questo autore...

2 commenti:

  1. Perfetto salvataggio...mi rispecchio molto nei tuoi gusti...linee ampie, colori naturali...vecchio lino della nonna...cose PARTICOLARI!!! Bottoni e spille poi....anche se le spille a forma di foglia mi sembra un oggetto molto autunnale...e il libro"non mi lasciare"...proprio sabato mia figlia faceva un giretto alla Feltrinelli me lo sono fatto comprare...e ieri sera l' ho iniziato a leggere...
    Buona settimana🙋

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    Risposte
    1. Eheh, visto che la primavera non vuole arrivare veramente (solo sulla carta) ho fatto nascere le foglie almeno nel mio laboratorio :-)
      Spero ti piaccia il libro. Non è "allegro", anzi, ma in fondo è anche una storia d'amore. E soprattutto è scritto molto molto bene (almeno secondo i miei gusti letterari...) Ciao, a presto!!

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