lunedì 24 settembre 2012

Verdea - la nostra uva per l'inverno


Quella che vedete qui sopra è una parte della nostra "riserva" di uva per l'inverno. E' la Verdea, un'uva che qui nel Piacentino (specialmente nella Valtidone) è molto diffusa come uva da tavola. Perché messa in un luogo fresco e ventilato si mantiene per molti mesi.

Qui da noi purtroppo ha grandinato in luglio, e così molti grappoli sono ridotti un po' male.


Ma con un paio di forbici (e molta pazienza) si mondano bene, togliendo tutti gli acini seccati dopo la grandine, prima di mettere l'uva nelle cassettine di legno.


Di solito mangiamo uva verdea (che col passare del tempo diventa un po' più asciutta e grinzosa e sempre più dolce!) almeno fino a Natale, qualche volta anche fino a gennaio/febbraio dell'anno successivo.
E naturalmente metto un po' di verdea nel mio  Rumtopf

Se volete qualche informazione in più sul tipo di uva, qui di seguito vi metto (con copia-incolla) quello che ho trovato sul sito www.ars-alimentaria.it:


DENOMINAZIONE LATINA
Vitis vinifera sativa var. Verdea
PIANTA DI ORIGINE
Vitigno da mediamente a molto vigoroso, con portamento orizzontale della vegetazione con un'emissione media di femminelle, caratterizzato da produzione regolare e costante, diffuso in gran parte della provincia di Piacenza, in particolare in Val Tidone, nella provincia di Milano, in Toscana
UTILIZZAZIONE ALIMENTARE
Grappolo: medio, lunghezza media, conico piramidale, alato, corto ma grosso, da mediamente spargolo a spargolo, peduncolo corto; acino di grandezza media ed arrotondato; buccia spessa, colore verde-giallo dell' epidermide a maturazione; poco pruinosa, polpa poco succosa a sapore neutro.
Uva essenzialmente da tavola ma anche da vinificazione, utilizzata  insieme ad altri vitigni bianchi.
Se vinificata da sola produce un vino secco
COLTIVAZIONE
Pianta molto rustica riesce a crescere quasi su ogni tipo di terreno, anzi è meglio se non troppo fertile purché ben drenato. Predilige i i terreni argillosi, moderatamente calcarei e i luoghi ben soleggiati; resiste fino a temperature invernali di -15°C.
Non gradisce la siccità estiva ma nemmeno l'eccessiva piovosità.
Le tecniche di coltivazione sono molto variabili a seconda della zona
Epoca di maturazione: da media a tardiva, dall'ultima decade di settembre fino a metà ottobre
La raccolta avviene manualmente



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.